Malta è il primo Paese dell’Unione Europea a vietare l’importazione di oggetti monouso in plastica quali sacchetti, contenitori per alimenti, bicchieri, cannucce, posate e piatti. Il divieto è scattato venerdì scorso, 1 Gennaio 2021, in seguito alla nota pubblicata due giorni prima dal Ministro per l’Ambiente, Aaron Farrugia.
Come specificato dallo stesso membri dell’esecutivo, il divieto assoluto di importazione fa seguito a una consultazione pubblica e alla pubblicazione ufficiale di documenti legali che si è conclusa nelle ultime ore del 2020.
“È giunto il momento di dare risposte ai nostri figli che chiedono conto di tutta la spazzatura delle nostre spiagge, che vedono foto di gabbiani trovati con lo stomaco pieno di prodotti di plastica, e di tartarughe ferite impigliate in sacchetti di plastica. Continueremo a lavorare per ridurre l’inquinamento, lanciare la nostra strategia sulla lotta al cambiamento climatico, migliorare la nostra salute e quella dei nostri ecosistemi, con risultati tangibili” ha promesso Farrugia.
In base alla nuova legge, quello appena iniziato “sarà un anno di transizione per i prodotti già presenti sul mercato, ma dal 2022 la vendita e la distribuzione di questi prodotti sarà vietata per legge. Lo stiamo facendo con determinazione, perché le famiglie maltesi chiedono che l’ambiente sia in cima all’agenda del Governo per il periodo post-Covid. Allo stesso tempo, il processo sarà completamente trasparente per dare certezza all’industria“.
Questo divieto all’import di plastica monouso è il primo passo di un piano plastic-free riportato nel Budget 2021, che partendo da un divieto totale di vendita e distribuzione dei suddetti prodotti dal 2022 (inclusi anche agitatori per cocktail e bastoncini in cotone) intende arrivare a materiali di plastica al 90% riciclati entro il 2029.