L’inserimento di Malta nella lista grigia del FATF-GAFI non preoccupa la Commissione Europea, che rinnova la fiducia nel suo Stato membro, convinta che la situazione sia sotto controllo e possa rientrare a breve.
Già nel corso della seduta plenaria dell’organismo tenutasi lo scorso mese, Bruxelles aveva difeso la posizione di Malta e il suo impegno nel rafforzare le misure antiriciclaggio. In questi giorni, un portavoce europeo, interpellato dal portale Newsbook, ribadisce che la Commissione resta fiduciosa su Malta e la sua capacità di affrontare le ultime carenze per uscire rapidamente dalla lista grigia.
Sempre secondo la Commissione, l’inserimento nella grey list del FAFT-GAFI non pregiudica la reputazione, né di Malta né dell’UE, anche se resta necessario mantenere alta la guardia e prevedere norme sempre più severe e omogenee tra gli Stati membri per il contrasto al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo.
Il portavoce UE ha poi smentito categoricamente la possibilità di misure contro Malta, le cui norme AML/FT non sono in discussione. Perché, dal 2019, i progressi del quadro giuridico maltese circa la sua solidità nel contrasto al riciclaggio sono tangibili.
Lo stesso GAFI, nel suo rapporto, ha riconosciuto come Malta abbia preso un impegno politico di alto livello per rafforzare l’efficacia del suo regime normativo, garantendo una maggiore trasparenza sulla proprietà delle società registrate a Malta, rafforzando l’intelligence finanziaria e combattendo i reati fiscali.
Come ricordato dal portavoce UE, il GAFI riconosce che Malta ha completato il proprio lavoro in sette aree di intervento su nove. Restano, quindi, soltanto alcune carenze che riguardano in particolare i beneficiari effettivi delle aziende registrate nel Paese e le misure di intelligence finanziaria.
La commissione, ha detto il portavoce, è fiduciosa che Malta possa affrontare rapidamente queste aree rimanenti e uscire dal processo di monitoraggio aumentato del GAFI.