Dalla sua appartenenza all’UE ai bassi tassi di tassazione e costi aziendali, sono numerosi i vantaggi che possono scaturire dalla scelta di portare un’attività a Malta, o una parte di essa. A partire dalla gestione della forza lavoro e delle pratiche legate al personale dipendente, in virtù di una legislazione sull’occupazione equa e semplificata. Ripercorriamo di seguito cosa serve tenere in considerazione in questo specifico aspetto quando si decide di aprire una nuova attività economica o un ufficio a Malta.
Forza lavoro
L’inglese è una delle due lingue ufficiali di Malta, e molte persone parlano anche l’italiano e/o il francese. Questo rende l’arcipelago del Mediterraneo un posto facile da gestire per fare affari con il resto del mondo, dato che la maggior parte delle aziende usa principalmente l’inglese.
Malta può contare inoltre su standard educativi elevati, e quindi su una forza lavoro ben istruita e qualificata, in particolare nei settori della tecnologia, dell’informazione e delle comunicazioni.
Obblighi
Naturalmente anche a Malta è in vigore una legislazione che disciplina i diritti del personale dipendente e i relativi obblighi del datore di lavoro. E’ importante conoscere e comprendere almeno i punti salienti di questa normativa. della legislazione riguardante i diritti dei dipendenti e gli obblighi del datore di lavoro.
Un elemento chiave è l’ottenimento di un PE Number (Permesso di impiego), necessario per poter assumere lavoratori e dedurre le tasse e i contributi di sicurezza sociale dai salari dei dipendenti. Per ottenere questo codice basta seguire una semplice procedura, la cui documentazione varia però a seconda del tipo di attività e del settore in cui si opera.
Retribuzioni
Malta ha un salario minimo che, dal 1° gennaio 2022, è fissato a 182,83 euro a settimana (9507,16 euro all’anno) per le persone maggiorenni.
Previdenza
Malta ha un sistema di previdenza che è finanziato attraverso i contributi dei datori di lavoro e dei dipendenti (compresi i lavoratori autonomi). La gamma di benefici che questi contributi aiutano a sostenere includono: congedo di maternità e benefici; indennità di malattia e assistenza medica; indennità di infortunio e pensioni; e altro ancora.
A Malta, sia i datori di lavoro che i dipendenti sono tenuti a versare i contributi previdenziali, il cui tasso che è determinato dall’età del dipendente e dal salario annuale pagato.
A partire da gennaio 2022, i contributi a carico del datore di lavoro sono del 10% sui salari annuali fino a € 25.986, o un tasso forfettario di € 49,97 a settimana per i salari annuali superiori a € 25.986 all’anno (a condizione che il dipendente sia nato dopo il 1.1.1962). I dipendenti pagano anche i contributi di sicurezza sociale alla stessa aliquota.
Questo livello di contributi risulta nella media a livello internazionale, ossia significativamente inferiore alle giurisdizioni con i tassi più elevati al mondo (Messico 43,72%, Russia 38,5% e Corea del Sud 24,84%), ma superiore ai paesi con le quote più basse quali Sudafrica, Georgia e Macedonia (rispettivamente 2%, 2% e 0%).
Congedo
Esiste una legislazione che riguarda tutti gli aspetti del congedo dei dipendenti a Malta.
I dipendenti che lavorano a tempo pieno 40 ore a settimana e hanno diritto a ricevere 216 ore di ferie annuali pagate. Questo non include le festività pubbliche (ce ne sono 14 all’anno a Malta) ed è regolato su una base proporzionale per i dipendenti che lavorano meno di 40 ore settimanali. A meno che il rapporto di lavoro non venga terminato, il periodo minimo di ferie di quattro settimane non può essere sostituito da altre indennità.
Il Wage Regulation Order (WRO) regola il congedo per malattia dei dipendenti, e in ogni caso tutti i dipendenti hanno diritto a due settimane di congedo per malattia all’anno. Al termine delle due settimane, possono essere previste ulteriori indennità di malattia attraverso i contributi assistenziali.
Il congedo di maternità a Malta è fissato a 18 settimane, a partire da 4 settimane prima della data prevista, e le lavoratrici dipendenti sono tenute a prendere un minimo di 6 settimane di congedo dopo la nascita del bambino. Le 14 settimane iniziali di congedo di maternità sono pagate dai datori di lavoro al 100% dello stipendio regolare; dopo di che, il congedo è pagato dalla previdenza sociale.
Non esiste un congedo di paternità obbligatorio a Malta, ma vi è un diritto di 4 mesi di congedo parentale fino a quando un bambino raggiunge l’età di 8 anni (a condizione che il dipendente sia stato assunto da più di 12 mesi consecutivi).
Altre forme di congedo legale a cui i dipendenti hanno diritto a Malta includono il congedo matrimoniale, il congedo per lutto, il congedo per servizio di giuria e il congedo per testimone di tribunale.
Fine rapporto
Malta ha in vigore una serie di regolamenti riguardanti il licenziamento dei dipendenti, che può variare a seconda dello status del dipendente e della durata del servizio.
Un contratto a tempo determinato può essere terminato da un datore di lavoro per motivi di lavoro o personali, o come risultato di una cattiva condotta del lavoratore (in questo caso è necessario un avvertimento anticipato).
Un dipendente può essere licenziato per giusta causa, per licenziamento o per raggiungimento dell’età pensionabile. La quantità di preavviso che deve essere fornita dipende dalla lunghezza del servizio del dipendente, con un massimo di 12 settimane (tuttavia, è possibile che un dipendente riceva un rimborso in sostituzione del preavviso).
Malta non ha invece leggi in vigore sul trattamento di fine rapporto.
Per maggiori informazioni o per una consulenza specifica sulla gestione del personale dipendente a Malta contatta il team di Malta Business Agency compilando il seguente form.