In una recente intervista rilasciata a The Malta Independent, il CEO di Malta Business Registry, Geraldine Spiteri Lucas, ha ripercorso il lavoro e gli obiettivi del registro delle imprese maltesi.
L’attività del MBR è stata particolarmente intensa nell’ultimo anno, dopo l’entrata di Malta nella lista grigia del GAFI, per monitorare i potenziali tentativi di occultamento delle informazioni sui beneficiari effettivi delle società e valutare i rischi esistenti sulle partnership commerciali.
La valutazione è stata completata nell’Agosto 2021, utilizzando i dati a disposizione dell’MBR, con il contributo delle informazioni fornite dalla Financial Intelligence Analysis Unit (FIAU), dalla Malta Financial Services Authority (MFSA), dall’Office of the Commissioner for Revenue (OCfR), dalla Malta Gaming Authority (MGA) e dall’Office of the Attorney General, oltre dal National Coordinating Committee on Combating Money Laundering and the Funding of Terrorism (NCC). Sono state dunque ispezionate le società considerate ad alto rischio, mentre a disposizione del pubblico è stato fornito uno strumento per la segnalazione di discrepanze in forma riservata. Alla fine il lavoro è stato completato lo scorso Febbraio, e premiato dal GAFI nelle ultime settimane.
Tutto questo lavoro all’inizio ha messo un po’ sotto pressione le aziende, sottoposte a ispezioni e verifiche, ma col tempo è stato compreso e ha portato a un cambiamento culturale nella comunità imprenditoriale, che ora può ripartire davvero con slancio e poter contare su una giurisdizione seria e affidabile.
Il CEO Spiteri Lucas si è quindi soffermato sull’impegno per la riduzione della burocrazia: “Il nostro prossimo passo naturale è quello di affrontare il problema della burocrazia. Ho incaricato l’unità di comunicazione di pubblicare un sondaggio e di chiedere ai nostri stakeholder (aziende e professionisti) un feedback sui miglioramenti da apportare all’MBR. Abbiamo avuto un buon riscontro, analizzato i risultati e inserito tutto in un piano d’azione interno. Su scala più ampia, è stato avviato un processo, guidato dal Ministero dell’Economia, per snellire le procedure ed eliminare quelle superflue.“
Un discorso a parte meritano le organizzazioni di volontariato, che devono essere registrate presso l’MBR e adempiere a determinati obblighi legali. Tutte queste, siano esse fondazioni, associazioni registrate o non registrate, devono in particolare dichiarare i rispettivi titolari effettivi presso l’MBR, come previsto da una direttiva europea in materia di antiriciclaggio e dalle raccomandazioni del GAFI: “Siamo consapevoli che la maggior parte delle organizzazioni a Malta sono piccole, tuttavia alcune di esse gestiscono ancora grandi somme di denaro e quindi non possiamo considerarle a basso rischio ed eliminare tutte le misure. Detto questo, dobbiamo fare il possibile per non uccidere le organizzazioni di volontariato maltesi, poiché esse costituiscono una parte vitale della nostra comunità e il più delle volte sono di immenso beneficio per la società in generale. A tal fine, stiamo già discutendo con il Commissario per garantire che, come entità, si raggiunga il giusto equilibrio e si razionalizzi ogni duplicazione del lavoro. Sono anche una convinta sostenitrice dell’importanza di educare tutti i volontari, specialmente quelli che agiscono come amministratori, ai loro obblighi di legge e alla loro importanza. L’imposizione di obblighi va a vantaggio delle organizzazioni che operano nella legalità – conclude Spiteri Lucas – perché saremo in grado di identificare quelle che abusano del sistema e di prendere le misure necessarie per eliminarle.“