Le tassazione ridotta sull’energia a Malta ha permesso alle famiglie e alle imprese, nel 2019, di pagare il quarto prezzo più basso nell’Unione Europea per i consumi elettrici.
Secondo Eurostat, il prezzo medio dell’elettricità nell’arcipelago del Mediterraneo è stato di 13,10 euro per 100kWh nella seconda metà del 2019: un costo comprensivo di tasse.
Solo in Bulgaria, Ungheria e Lituania sono stati registrati prezzi più bassi.
Il prezzo al consumo di Malta è di gran lunga inferiore alla media dell’eurozona e dell’intera comunità europea.
Sempre in base a quanto indicato da Eurostat, a Malta tasse e imposte gravano per il 6% sul prezzo dell’elettricità: anche in questo caso si registra un primato positivo, con l’Irlanda che occupa il secondo posto in virtù di una quota di imposte pari al 16%.
Va detto inoltre, che la generosa aliquota fiscale si rivela decisiva per mantenere il prezzo finale tra i più competitivi. Mentre al netto delle tasse Malta scivolerebbe al 15mo posto: segno di come la convenienza sia il risultato di precise scelte di natura politico-economica.
Ciò significa che è solo la generosa aliquota fiscale che mantiene il prezzo dei consumi elettrici a Malta tra i più bassi dell’UE. Tuttavia, anche in questo caso, il prezzo a Malta è ancora inferiore alle medie dell’area dell’euro e dell’UE.
La compagnia energetica statale maltese Enemalta acquista elettricità da due centrali elettriche situate a Delimara, gestite da aziende private Electrogas e Shanghai Electric Power, e dalla rete europea attraverso l’interconnettore che collega Malta alla Sicilia. Senza dimenticare l’energia elettrica prodotta dai numerosi pannelli fotovoltaici installati su abitazioni private, punti vendita commerciali e in apposite aree di raccolta dell’energia pulita che hanno permesso al Paese di raggiungere l’obiettivo del 10% di energia prodotta da fonti rinnovabili.