Un campione del 77% delle imprese maltesi dichiara di avere difficoltà a trovare lavoratori qualificati e adatti alle loro esigenze: è quanto emerge da un rapporto pubblicato dalla Camera di Malta in collaborazione con Vistage Malta.
Lo studio, che si occupa dei livelli di fiducia dei CEO, rappresenta un confronto dei dati di 199 intervistati della comunità imprenditoriale locale raccolti durante il mese di giugno, prima dell’inserimento di Malta nella lista grigia del GAFI.
“La capacità di trovare e trattenere lavoratori qualificati può limitare il raggiungimento delle proiezioni ottimistiche nell’ingresso delle imprese a Malta. La ritenzione dei dipendenti è diminuita per il 18% delle imprese, ma più significativamente, il 77% riporta problemi nel trovare lavoratori a vari livelli.
Queste sfide per la ricerca del talento stanno influenzando la capacità delle aziende di soddisfare la domanda dei clienti: il 61% indica che le difficoltà di assunzioni qualitative stanno limitando la capacità della loro azienda di operare a piena capacità. I leader aziendali hanno bisogno di guardare a una varietà di strategie per attrarre e trattenere i talenti necessari per capitalizzare l’aumento previsto nell’economia e nel loro business. Quando è stato chiesto perché credono che i dipendenti potrebbero lasciare la loro organizzazione, le risposte principali da parte di coloro che si occupano di gestione del personale includono: stipendi più alti (64%), migliori possibilità di crescita (33%), e in minor parte una scarsa flessibilità (8%)“.
Alla domanda se si aspettano che il numero totale di dipendenti della loro azienda aumenti durante i prossimi 12 mesi, il 40% ha dato una risposta affermativa, mentre il 51% crede che i livelli rimarranno gli stessi e il 9% si aspetta che i numeri diminuiranno.
Passando alla situazione economica in generale, il rapporto mostra che rispetto ad un anno fa, il 32% degli intervistati ritiene che le condizioni economiche generali a Malta siano peggiorate, mentre il 40% crede che siano rimaste le stesse e il 26% che la situazione sia migliorata.
Per quanto riguarda l’aspettativa che le condizioni economiche generali del paese migliorino nei prossimi 12 mesi, il 64% è d’accordo, mentre il 28% si aspetta che rimangano le stesse e il 7% che peggiorino.
Il sondaggio ha anche chiesto agli intervistati se si aspettano che le entrate e le vendite della loro azienda aumentino nei prossimi 12 mesi. Il 59% crede che aumenteranno, il 33% crede che rimarranno invariate, mentre l’8% si aspetta una diminuzione.
Agli intervistati sono state poste anche domande sulle politiche del posto di lavoro. Per il 60%, ad esempio, le mascherine sono richieste sul posto di lavoro fino alla fine del 2021, mentre poco più del 20% ha riferito che le mascherine sono raccomandate ma non richieste. Nel 5% dei casi, invece, le mascherine non sono richieste e poco più del 10% ha intenzione di richiederle a tempo indeterminato.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, circa il 15% degli intervistati richiede che alcuni o tutti i dipendenti siano vaccinati, mentre poco più del 50% raccomanda ma non richiede che i dipendenti siano vaccinati.