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Infrastrutture digitali: Malta al primo posto in Europa

E’ Malta al primo posto nella classifica dei paesi Europei in tema di infrastrutture digitali.

E’ il primo Stato membro ad aver raggiunto tutti gli obiettivi dell’agenda digitale con una copertura universale sino a 100 mbps, ma che con i suoi 400mila abitanti non può essere paragonata agli altri paesi europei. È comunque interessante analizzare come in questa piccola isoletta convivano tre operatori: Go (incumbent della telefonia fissa), Melita (incumbent della televisione via cavo) e Vodafone (incumbent della telefonia mobile e l’unico ad aver sviluppato un’offerta LTE). Nonostante questa competizione infrastrutturale “Go” non riesce ad attirare utenza ultrabroadband: la domanda è ancora inferiore alla media europea ed è bassa sia relativamente all’offerta a 30 mbps – del 4,7% – sia soprattutto per l’offerta a 100 mbps dove ci si ferma allo 0,2%. Uno dei casi in cui l’offerta non riesce ad essere da traino della domanda. Malta però è riuscita a far valere la sua peculiarità nella definizione delle politiche europee di settore: se infatti non vi era traccia di sussidi alla domanda nella programmazione 2007-13, è soprattutto grazie ai maltesi che possiamo utilizzare fondi strutturali europei 2014/20 anche per i voucher alla domanda come previsto nella strategia italiana.

Malta, leader mondiale dell’amministrazione online

Il risultato finale è che quasi tutti i servizi amministrativi sono ora online e l’isola è considerata un leader mondiale in questo campo. “L’amministrazione digitale rispecchia la forte cultura di Malta nella programmazione delle ICT”. Gli investimenti hanno anche contribuito a creare importanti spin-off e un nuovo interesse per l’economia. L’amministrazione digitale, permette inoltre di costruire un rapporto migliore con i cittadini e mostra al mondo che le ICT sono importanti per il paese. Attualmente, il governo maltese sta partecipando ad un progetto sulle Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione finanziato dall’Ue intitolato Idealist 2014 per rafforzare la rete dei 28 punti di contatto nazionali per le ICT nell’ambito del VII Programma Quadro.

L’alta tecnologia maltese sfocia anche nel turismo

Queste tecnologie, sviluppate a partire dalle esigenze di una buona amministrazione online, possono poi trovare applicazione facilmente anche in altro settori, dalla sicurezza, ai trasporti, all’energia e alla salute. Fino al turismo, perché il turista del XXI secolo è sempre più informatizzato e cerca mete che sappiano assecondare questa sua passione per le tecnologie. Le tecnologie base per mettere a frutto il patrimonio turistico che un’isola come Malta possiede sono quelle del virtual mapping, dell’interactive media e della virtual reality. E l’Università di Malta è all’avanguardia in tutti questi campi, tanto che ha assistito negli ultimi anni ad una crescita sbalorditiva dei suoi laureati impegnati nello sviluppo di tecnologie informatiche della comunicazione per i settori e per le applicazioni più disparate.

Il Belgio è il secondo Paese più infrastrutturato d’Europa – grazie a Belgacom Group – l’incumbent locale posseduto per il 53,5% dallo Stato che ha garantito una copertura ad almeno 30 mbps al 98% delle case. Un’infrastruttura capillare che rapidamente potrebbe essere predisposta per servizi a 100 mbps, scelti però dal 14% della popolazione, in gran parte PA (sanità in primis con il 98% degli ospedali connessi a velocità >50mbps). In Belgio abbiamo un altro caso in cui l’offerta a 100 mbps – garantita anche grazie alla forte presenza pubblica nell’incumbent – è a market failure, perché fatica a trovare un’utenza disposta a pagare di più per abbonarsi a servizi più performanti, nonostante l’80% dei cittadini sia un internet regular user, (8 punti percentuali superiore alla media europea) e circa 1 impresa/ cittadino su due faccia acquisti su internet.

Medaglia di bronzo ai Paesi Bassi, che però si meriterebbero il primo posto considerando che hanno praticamente raggiunto tutti i target dell’agenda digitale. Gli olandesi sono bravi in tutto: il 91% dei cittadini è un internet user soprattutto per fare ecommerce, home banking e guardare video on demand. Gli olandesi registrano la più alta penetrazione per servizi oltre i 100 mbps con oltre il 16% dei cittadini abbonati nel 2014. Una fruizione tipicamente da postazione fissa. Consumi coerenti con le abitudini sociali e le condizioni climatiche a discapito della banda larga mobile. La grande domanda di connettività ha permesso di accelerare le azioni di infrastrutturazione che in Olanda hanno tempi e costi irrisori rispetto all’Italia, a soprattutto sono stati possibili grazie al tentativo di scorporo della rete attraverso Reggenfiber (una sorta di Metroweb olandese), che però ora è nuovamente posseduta al 100% dall’operatore dominante KPN). Reggenfiber, anche grazie a finanziamenti della BEI, ha realizzato infrastrutture passive a banda ultralarga anche nelle aree rurali del Paese.

Fuori dal podio ma nella top five, abbiamo la Lituania con solo 4 milioni di abitanti praticamente tutti raggiunti dalla connettività ultraveloce per opera dell’incumbent TEO LT grazie a investimenti svedesi a loro volta 100% pubblici. Discreta, ma non eccellente la domanda di connettività e le relative abilità digitali della cittadinanza. A fronte di una penetrazione del 56% (2014) del servizio a 30 mbps, solo l’11% della popolazione ha optato per abbonamenti a servizi a 100mbps.

Infine, il Lussemburgo: ½ milione di abitanti e un servizio ultraveloce garantito da P&T, 100% pubblica che abbina offerte su linea fissa, mobile, satellitare e IPTV. Il 36% dei lussemburghesi nel 2014 erano abbonati al servizio a 30 mbps, ma solo il 7% a servizi a 100 mbps.

fonte: http://www.agendadigitale.eu

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