Con questo obiettivo l’Unione Europea ha unito Italia e Malta in un distretto regionale dell’agricoltura, nell’ambito del programma di finanziamento Horizon 2020 che prevede attività di digitalizzazione in tutti i cinque settori agroalimentari: seminativi, allevamento, verdure, frutta e acquacoltura.
Come riporta il portale di informazione AgroNotizie, da questo progetto europeo è nato SmartAgriHubs, un consorzio di startup, professionisti e centri di ricerca che mira proprio a trasferire in ambito digitale una vasta gamma di servizi del settore primario.
Il progetto copre tutta Europa ed è diviso in nove distretti regionali comprendenti tutti gli Stati membri europei.
Il distretto regionale Italia-Malta, guidato dal Consorzio per l’innovazione della Regione Emilia Romagna (Art-ER) e da Coldiretti, ha l’obiettivo di creare nuovi centri di innovazione digitale partendo da realtà dell’agricoltura già esistenti ma con un potenziale finora inespresso.
Italia e Malta condividono dunque un nuovo ambito di esplorazione per occasioni di sviluppo future, forti di prodotti della terra di prima qualità da valorizzare e promuovere con strumenti di ultima generazione.
Un esempio arriva dall’utilizzo delle tecnologie ICT e IoT per fornire agli allevamenti ittici strumenti di precisione che controllano la qualità dell’acqua ed eseguono routine operative al fine di rafforzare l’acquacoltura sostenibile.
Le informazioni raccolte dai dispositivi high tech come i sensori aumentano anche il benessere degli animali in quanto monitorano continuamente le loro condizioni di vita.
A tal proposito il servizio archivia una serie di dati in un cloud dedicato, ma soprattutto informa gli operatori dell’acquacoltura in tempo reale, ad esempio tramite i loro smartphone, quando si verificano situazioni critiche.