La nuova legislazione, chiamata Companies Act, punta a recepire alcune disposizioni del cosiddetto 5AMLD, la quinta direttiva antiriciclaggio dell’Unione Europea, in risposta alla richiesta di Bruxelles di promuovere misure sempre più incisive ed efficaci nel contrasto ai crimini di natura finanziaria.
Le persone fisiche che traggono benefici diretti dalle società maltesi, a partire dai soci e dagli azionisti, dovranno assumersi la responsabilità di fornire alle stesse società una serie di informazioni, ancor prima che queste vengano loro richieste: le sanzioni, in caso di inadempienza, arriveranno anche in mancanza di una richiesta ufficiale da parte del soggetto giuridico, ossia l’azienda.
Le informazioni di interesse comprendono, oltre ai tradizionali dati anagrafici, la natura e la portata dell’interesse o del beneficio ottenuto dalla proprietà di una compagnia, o di una quota della stessa.
Il 5AMLD ora obbliga inoltre gli Stati membri, a partire dal 1 gennaio 2020, a rendere facilmente accessibili al pubblico le informazioni sulla titolarità effettiva delle società registrate.
L’accesso alle informazioni sulla proprietà può essere parzialmente o totalmente limitato laddove sia dimostrato, mediante prove documentali, che possa esporre a rischi eccessivi rispetto all’esigenza di trasparenza, come il pericolo di rapimento, ricatto, estorsione, molestie, violenza o intimidazione. Sono esclusi dall’obbligo anche i beneficiari minorenni o legalmente incapaci di agire. Tuttavia, l’accesso alle informazioni sulla proprietà effettiva non può essere in alcun caso limitato per soggetti giuridici come gli istituti di credito o finanziari.
Le informazioni devono poi essere sempre aggiornate: qualora emergesse la necessità di effettuare tali aggiornamenti tramite controlli dell’ente di vigilanza Registrar of Companies (Registro società), al beneficiario della società sarà inflitta una sanzione non superiore ai 10.000 euro.
Infine, quando una società viene cancellata dal registro, le informazioni sulle titolarità effettive resteranno a disposizione nel registro delle imprese di Malta e nel sistema centrale interconnesso, nei registri commerciali e delle imprese, nei registri degli Stati membri e degli Stati SEE, per un periodo di cinque anni dalla data di scioglimento.
Un altro capitolo riguarda le associazioni e le fondazioni registrate a Malta. In questo caso l’obbligo è analogo: dal 30 giugno 2019 sono tenute a pubblicare una serie di informazioni sui titolari effettivi.
Nella fattispecie non si parla di beneficiari, in quanto il regolamento coinvolge anche associazioni di volontariato e no profit, oltre che organizzazioni sportive e religiose, sindacati e associazioni di categoria, e in generale tutti i soggetti giuridici dotati di uno statuto.
Anche queste realtà, che gestiscono risorse economiche, sono a rischio di infiltrazioni a fini di attività illecite e riciclaggio di denaro. Per questo si è resa necessaria una relativa regolamentazione finalizzata alla trasparenza, con tanto di controllo da parte dell’ente Registrar for Legal Persons (Registro Persone Giuridiche) e sanzioni in caso di inadempienza.
Sono invece esentate dall’obbligo fondazioni istituite e controllate dal governo di Malta, pie fondazioni ed entità ecclesiastiche registrate come fondazioni, associazioni condominiali, sindacati e associazioni dei datori di lavoro.
[…] Malta le disposizioni del Companies Act per la costituzione o la conversione delle cosiddette “cell companies” sono state […]