Sono stati annunciati i primi numeri del sostegno sociale garantito dal Governo maltese ai cittadini per far fronte alle conseguenze dell’emergenza coronavirus. I dati, aggiornati a oggi, mercoledì 29 Aprile, sono stati forniti dal ministro della Famiglia e della Solidarietà Sociale, Michael Falzon, e fanno riferimento a quattro tipi di interventi economi: sussidi per i genitori, sussidi per le persone con disabilità, sussidi per i disoccupati e sussidi per le persone con problemi di salute.
Questi i numeri principali del rapporto:
- al ministero sono pervenute 9.095 domande
- l’84,4% dei richiedenti sono cittadini maltesi, oltre il 15% residenti stranieri (il 6,7% dall’UE, l’1,2% dal Regno Unito, il 7,2% da cittadini extracomunitari e lo 0,5% da Paesi africani)
- 8.793 richieste sono state evase, con versamenti che ammontano in totale a 5.814.248 euro
- 5.548 persone hanno presentato domanda per il sussidio ai genitori, 496 hanno chiesto il sussidio di invalidità, 1.887 il sussidio medico e 1.166 il sussidio di disoccupazione (quest’ultimo destinato ai soli disoccupati permanenti, e non a coloro che si sono fermati a causa del coronavirus)
- 165 sono le persone disoccupate che nel frattempo hanno trovato un nuovo lavoro, e quindi non riceveranno più l’indennità
- il ministero ha ricevuto 53 mila mail e 2 mila telefonate
- oltre 5.000 chiamate via Skype hanno avuto luogo dalla grande casa di accoglienza di St Vincent De Paul, per consentire a ospiti e pazienti di entrare in contatto con i loro cari
Questo il commento del ministro Falzon: “Queste misure sono rivolte a tutti, senza discriminazioni. I numeri dimostrano in quale paese cosmopolita viviamo. Malta deve continuare a mostrare solidarietà, nella consapevolezza che le persone, pur continuando a mantenere le distanze sociali previste, non si allontanano mai emotivamente dai propri cari. Nessun uomo è un’isola, e il governo è qui per continuare a fornire sostegno. Dobbiamo continuare a lavorare sodo l’uno per l’altro e a cercare di aiutarci a vicenda, soprattutto nei momenti di difficoltà“.