Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Foreign-Currency Issuer Default Rating (IDR) di Malta ad “A+”, con un Outlook Stabile.
Secondo l’agenzia il rating il giudizio positivo su Malta è sostenuto da alti livelli di reddito pro-capite, da un’ampia posizione di creditore esterno netto e da un bilancio pre-pandemia di forte crescita e consistente riduzione del debito. Questi punti di forza sono controbilanciati dall’ampio settore bancario, dalle piccole dimensioni dell’economia, che è altamente vulnerabile a fattori esterni, e dal recente deterioramento delle finanze pubbliche con ampi deficit fiscali, che hanno portato ad un aumento del debito pubblico.
L’economia maltese ha registrato una forte ripresa nel 2021, dopo una grave contrazione nel 2020. Lo scorso anno il PIL reale è aumentato del 9,4%, superando notevolmente la previsione di novembre del 5,7%. Fitch per questo ha abbassato le previsioni di crescita al 4,2%, dal 6,1%, per il 2022 proprio a causa della ripresa più forte del previsto del 2021 e degli effetti (per lo più) indiretti dell’invasione dell’Ucraina e delle sanzioni imposte alla Russia.
Secondo Fitch, i legami economici ed energetici diretti di Malta con l’Ucraina, la Russia e la Bielorussia sono limitati ma, in quanto economia piccola e aperta, il Paese è fortemente esposto alle prospettive economiche più deboli dei mercati turistici chiave dell’UE e del Regno Unito. Tuttavia, ci si aspetta che il settore turistico maltese si riprenda ulteriormente quest’anno, dato che nel 2021 gli arrivi turistici sono rimasti del 65% al di sotto del livello del 2019. I consumi privati e le esportazioni di servizi dovrebbero inoltre aumentare ulteriormente nel 2022/23, anche se in maniera più moderata rispetto alle ultime previsioni.
Fitch prevede inoltre che l’inflazione raggiungerà il 4,1% nel 2022, riflettendo in gran parte i parziali aggiustamenti delle ponderazioni dell’IPCA e l’aumento dei prezzi dei servizi e dei prodotti alimentari. Finora le famiglie maltesi non hanno risentito del forte aumento dei prezzi internazionali all’ingrosso del gas e dell’elettricità grazie agli accordi di acquisto a prezzo fisso, proteggendo i redditi reali disponibili e i consumi privati.
Il governo rimane impegnato a limitare l’aumento dei prezzi dell’energia attraverso consistenti sussidi alle società di servizi pubblici per coprire le perdite derivanti dal mantenimento dei prezzi dell’elettricità e una riduzione delle accise per la benzina e il diesel. Sono previsti anche interventi sul mercato alimentare per contenere l’aumento dei prezzi del grano.
Dopo un ampio disavanzo fiscale del 9,5% del PIL nel 2020, il disavanzo pubblico di Malta si è ridotto marginalmente all’8% del PIL nel 2021 (superiore alle medie attuali dei paesi “A” e della zona euro, rispettivamente del 6,3% e del 5,2% del PIL), nonostante un forte rimbalzo delle entrate. Fitch si aspetta ora un miglioramento più lento delle finanze pubbliche, prevedendo un deficit fiscale del 6,4% del PIL nel 2022 e del 5,5% nel 2023.
La solida crescita del PIL nominale e il forte mercato del lavoro continueranno a sostenere le entrate pubbliche, ma le misure governative per mitigare l’impatto dell’inflazione e sostenere la ripresa economica porteranno a continui deficit fiscali nel nostro scenario di base. Le misure legate alla pandemia ammonteranno a 245 milioni di euro (1,6% del PIL) nel 2022, mentre altri 210 milioni di euro (1,4% del PIL) sono previsti per mitigare l’impatto dell’inflazione su famiglie e imprese.
Il debito pubblico di Malta è salito al 57% del PIL, in linea con la mediana “A” del 56,6%. Malta ha registrato uno dei maggiori aumenti del debito pubblico dal 2019, con un aumento del debito di 16,3 punti percentuali negli ultimi due anni (rispetto ai 9,2 punti percentuali dei sovrani con rating “A”). Si prevede che il debito pubblico totale aumenterà ulteriormente fino a superare il 61% nel 2023. I continui disavanzi fiscali sono parzialmente compensati dalla forte crescita del PIL nominale e dagli aggiustamenti negativi dei flussi azionari.
Infine, la decisione del Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (GAFI) di inserire Malta nella cosiddetta “greylist” nel giugno 2021 non ha ancora avuto ripercussioni materiali sull’economia maltese, come dimostrano la forte ripresa economica e il continuo buon andamento dell’ampio settore finanziario. Fitch ricorda inoltre che, a seguito di una visita in loco del GAFI nell’aprile di quest’anno, Malta potrebbe uscire dalla lista grigia nel prossimo mese di giugno.