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FMI: a Malta la decrescita inferiore del 2020 (e nuovo boom nel 2021)

All’inizio dell’anno nessuno avrebbe mai immaginato questa percentuale: -2,2%. Si tratta della decrescita del PIL che il Fondo Monetario Internazionale ha stimato per Malta, un Paese che negli ultimi anni ha conosciuto una crescita senza sosta, e che per lo stesso 2020 veniva stimato al +4,4%, saldamente ai vertici della classifica europea per performance economiche.

Poi è arrivato il coronavirus, e l’emergenza sanitaria è diventata anche economica: turismo fermo, industria e commercio al palo, posti di lavoro a rischio e Stati costretti a sborsare miliardi di euro per evitare l’allarme povertà.

Così le stime sono state drasticamente ridotte, arrivando addirittura al segno negativo con l’ultimo rapporto del FMI: e questa è la cattiva notizia. Ma nel mezzo di questa Grande Depressione, c’è anche una nota di grande fiducia per l’arcipelago del Mediterraneo, capace di attenuare meglio di ogni altro le conseguenze negative dell’emergenza.

Il FMI stima per Malta la decrescita del Pil inferiore tra tutti gli Stati europei, e anche nel mondo: un calo del 2,2% che fa tirare un sospiro di sollievo guardando ai numeri degli altri Paesi. Ecco i principali: Italia -9,1%, Germania -7%, Francia -7,2%, Spagna -8%, Regno Unito -6,5%, Grecia -10%, Stati Uniti -5,9%, Giappone -5,2%, Canada -6,2%, Russia -5-5%, Brasile -5,3%.

Una vera catastrofe globale, insomma, rispetto alla quale Malta attenua il colpo, mantenendo il proprio calo inferiore anche rispetto alla media dell’area Euro (-7,5%), delle economie avanzate (-6,1%) e dell’intera economia mondiale (-3%). E anche rispetto ad altri Paesi europei che vantano economie fiorenti e attrattive per le imprese: Paesi Bassi -7,5%, Portogallo -8%, Cipro -6,5%.

Solo la Cina, ironia della sorte, riesce a far meglio, mantenendo persino il segno positivo (+1,2%) grazie ad una crisi risolta prima di ogni altro Paese e in tempi rapidi.

Buone notizie per Malta arrivano anche dalle previsioni di ripartenza per l’anno prossimo: +7% In Europa, sempre secondo le stime, faranno meglio soltanto i paesi baltici Estonia, Lettonia e Lituania. Nel mondo crescerà di più soltanto la Cina.

L’arcipelago del Mediterraneo, grazie a un’economia robusta e a una solida politica finanziaria, è dunque il Paese destinato a uscire più in salute da questa pandemia. E il luogo ideale da cui ripartire.

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Giovanni Guarise
Giovanni Guarise
Giornalista professionista dal 2010, nel corso degli anni da freelance ha dedicato particolare attenzione al mondo della Piccola e Media Impresa, realizzando approfondimenti e focus per diversi quotidiani, e collaborando nelle attività di comunicazione per un'associazione di categoria in Veneto
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