Oltre il 90% delle imprese maltesi non ha effettuato licenziamenti in seguito all’emergenza coronavirus: lo ha rilevato uno studio di Malta Employers Association, dell’Associazione dei datori di lavoro di Malta.
Lo studio, pubblicato martedì, è stato realizzato su un campione di 346 aziende private di ogni settore e dimensione, per un totale di circa 40.000 persone impiegate.
Il 91% delle aziende intervistate non ha effettuato licenziamenti, e non soltanto grazie al sostegno del Governo. Per la stragrande maggioranza dei datori di lavoro, infatti, le aziende avrebbero utilizzato anche risorse proprie per rimandare i licenziamenti, nell’interesse della loro attività e del benessere dei dipendenti.
Solo il 18% delle imprese ritiene invece determinanti gli interventi pubblici, e il 31% ammette che non escluderebbe possibili tagli al personale in caso di emergenza e chiusure forzate prolungate oltre il mese di maggio: situazione, al momento, che pare assai improbabile, alla luce dei risultati positivi che da diversi giorni si stanno susseguendo relativamente al numero di nuovi contagi e di guariti.
Circa il 72,% delle aziende ha attuato misure di telelavoro per alcuni o tutti i propri dipendenti, mentre una fascia di imprese, seppur ristretta, non è stata interessata in alcun modo dalle conseguenze del coronavirus
Per quanto riguarda la fetta del 9% di coloro che hanno effettuato licenziamenti, poco più dell’82% ha licenziato fino al 25% della sua forza lavoro, mentre il 12% ha licenziato la metà dei suoi dipendenti e il 6% ha licenziato più di tre quarti del suo personale.
Per quanto riguarda il ricorso agli aiuti di Stato, il supplemento salariale del Governo per il coronavirus è stato utilizzato dal 52% delle aziende: di queste, il 66% rientrano nell’allegato A, costituito dai settori più colpiti dalla crisi.
Tra gli intervistati, il 15% ha valutato il sistema di aiuti “moderatamente efficace”, il 30% “né efficace né inefficace”, il 13% “efficace”, il 5% “estremamente efficace”.
Tuttavia, la maggior parte delle aziende – il 38% – ha giudicato i piani finanziari del governo “estremamente inefficaci” per la loro azienda. E da questo dato critico Malta Employers Association invita il Governo a ripartire, estendendo le tipologie e il numero di imprese da inserire nei cosiddetti allegati A e B, ossia le liste di coloro che hanno diritto agli aiuti.
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