La Corte costituzionale federale tedesca ha respinto una serie di ricorsi costituzionali che si opponevano all’applicazione provvisoria dell’accordo commerciale CETA tra Unione Europea e Canada.
In una sentenza pronunciata martedì scorso a Karlsruhe, la Corte ha stabilito che il Consiglio dell’Unione Europea non ha ecceduto nell’esercizio dei suoi poteri con la decisione sull’applicazione provvisoria del trattato di libero scambio.
Secondo la Corte, anche i ricorsi costituzionali contro una decisione del Consiglio UE in merito all’applicazione definitiva del Ceta e contro la legge tedesca sulla ratifica sono inammissibili, perché entrambi fanno riferimento a misure ancora in sospeso.
A presentare i ricorsi, nel 2016, erano state due associazioni di cittadini e il gruppo parlamentare della sinistra tedesca. La decisione in via definitiva è arrivata dopo oltre cinque anni, durante i quali il CETA è entrato in vigore in via provvisoria, dimostrando già la sua efficacia dal punto di vista commerciale, nonché sicurezza e protezione nei confronti dei prodotti europei di qualità e certificati.
Dal punto di vista degli oppositori del Ceta, l’accordo limiterebbe i diritti di partecipazione politica dei cittadini, la protezione dell’ambiente e dei consumatori, subordinando tali priorità alla logica del libero scambio. Ma i fatti hanno dimostrato ben altro.
La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha tracciato un primo bilancio positivo durante un incontro con il primo ministro canadese Justin Trudeau nel giugno 2021: nel 2019 il commercio di beni tra UE e Canada, è cresciuto del 25%, e quello di servizi del 39%.
Affinché l’accordo Ceta entri pienamente in vigore, deve essere comunque ratificato dai parlamenti di tutti gli stati membri dell’UE: tra questi la Germania e, come noto, anche l’Italia.
Va ricordato inoltre che nell’accordo di coalizione per la formazione di un nuovo governo tra SPD e FDP, dopo le elezioni politiche tenutesi alla fine del 2021, era stato concordato che una decisione sulla ratifica del Ceta sarebbe stata presa dopo la decisione della Corte costituzionale federale. Decisione che oggi è arrivata, e che dovrebbe spianare la strada verso l’adesione a pieno titolo della Germania al trattato.