Il Primo Ministro russo Mikhail Mishustin ha approvato in via definitiva il progetto di rinnovo dell’accordo contro la doppia imposizione fiscale tra Russia e Malta.
I due Paesi avevano firmato un protocollo di intesa nel mese di Ottobre del 2020 prevedendo alcune modifiche ai trattati esistenti, tra le quali un aumento dell’aliquota della ritenuta alla fonte al 15% su dividendi e interessi.
Il protocollo attuale definisce anche una serie di “eccezioni”, ossia di condizioni per le quali la stessa aliquota preferenziale non supererà il 5%. Tra queste eccezioni figurano gli investimenti istituzionali, le società pubbliche con almeno il 15% delle azioni in libera circolazione e che possiedono almeno il 15 per cento del capitale della società che paga questi redditi durante l’anno.
Tali eccezioni, secondo il governo, sono associate a minori rischi di utilizzo di giurisdizioni straniere per l’evasione fiscale.
“La revisione degli accordi con i partner stranieri, compreso quello tra Russia e Malta, viene effettuata come parte delle indicazioni del presidente Vladimir Putin. Nel suo discorso alla nazione nel marzo 2020, il capo dello Stato ha richiamato l’attenzione sull’ingiusta tassazione del reddito delle società delle giurisdizioni offshore ad aliquote inferiori all’imposta sul reddito personale. Il presidente aveva ordinato che gli accordi con tali paesi fossero regolati in modo che i redditi pagati all’estero sotto forma di interessi e dividendi siano tassati con le stesse aliquote che all’interno della Russia, che è del 15 per cento” si legge nel testo del decreto russo che ha dato il via libera definitivo all’accordo.