Nel 2019, in occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, il quotidiano The Malta Independent ha reso omaggio omaggio al Bel Paese ricordandone gli stretti legami con Malta attraverso un colloquio con l’Ambasciatore d’Italia a La Valletta, Mario Sammartino. Ripercorriamo alcuni punti salienti di questa disanima.
L’Italia è stato il primo paese a stabilire una missione diplomatica a Malta e il primo a nominare un ambasciatore residente, il 1° dicembre 1964, poco dopo che Malta aveva ottenuto l’indipendenza il 21 settembre dello stesso anno. È stato l’inizio di un rapporto di fratellanza che ha portato alla conclusione di 74 accordi formali su svariati argomenti, ultimo dei quali il contrasto alla criminalità organizzata nel Mediterraneo.
Altri esempi sono l’intesa tra la Gaming Authority di Malta e la Guardia di Finanza per lo scambio di informazioni e analisi congiunte sull’attività di gioco illegale; la cooperazione nell’ambito dei negoziati UE in corso sul prossimo bilancio pluriennale 2021-2027 per un’azione più incisiva nella gestione dei flussi migratori; una cooperazione militare per la formazione del personale maltese a livello locale e nelle accademie militari italiane; accordi in materia ambientale con particolare attenzione alle problematiche marittime e al potenziale delle energie rinnovabili; e accordi culturali in tutti i settori chiave delle arti, dell’istruzione e della ricerca a sostegno delle attività dell’Istituto Italiano di Cultura di La Valletta e dell’associazione Dante Alighieri, che si occupa dell’insegnamento dell’italiano.
L’Ambasciatore ha quindi posto l’accento sui fiorenti rapporti economici tra i due Paesi. L’Italia è il principale esportatore di Malta, con affari che raggiungono i 1.394 milioni di euro nel 2018, pari al 31% delle importazioni totali di Malta. Le esportazioni di Malta verso l’Italia ammontano invece a 321 milioni di euro nello stesso anno (23% sul totale), rendendo l’Italia il secondo mercato di esportazione dopo la Germania. Gli investimenti esteri italiani a Malta ha ammontano invece 3 miliardi di euro nel 2018 con nuovi ingressi di 4,2 milioni di euro l’anno scorso.
L’Italia si conferma anche la destinazione numero uno per i turisti maltesi, con 212.219 visitatori nel 2018 (31% dei viaggiatori maltesi all’estero), mentre i turisti italiani arrivati nello stesso anno a Malta – 390.007 – sono secondi solo a quelli del Regno Unito (640.570), su un totale di turisti in entrata di 2,6 milioni.
Tra le principali aziende italiane operanti a Malta, l’Ambasciatore Sammartino ha ricordato ST Electronics (con un partner francese), Cantieri Palumbo, Nitti Nylon, Liquigas, Costa Crociere, MSC Crociere, Grimaldi, Tirrenia, oltre a una gamma di investitori nel settore farmaceutico e a un gran numero di PMI, tra cui una rete di ristoranti italiani.
Nonostante un recente periodo delicato e di confronto talvolta acceso sull’immigrazione, Mario Sammartino rinnova quello che resta un legame dalle profonde radici tra due Paesi, uniti da un grande mare che ha fatto da culla alle più antiche civiltà del pianeta, ma anche dalla voglia di crescere e da sfide ambiziose da condividere per il futuro delle nuove generazioni.