Liz Barbaro Sant, vice presidente della Camera di Commercio di Malta, è stata nominata nuovo presidente di TradeMalta all’inizio del 2021. In una recente intervista rilasciata a Malta Business Weekly, ha parlato del suo nuovo ruolo e di come le aziende maltesi possono diventare “internazionali” valorizzando opportunità commerciali e di investimento che arrivano dall’estero.
L’obiettivo tracciato dal neopresidente è di creare nuove e ambiziose partnership con soggetti inseriti nei mercati più promettenti. Secondo il Presidente, l’export maltese è ancora al di sotto del suo potenziale, e per questo deve guardare con determinazione in particolare verso l’Africa orientale e occidentale, entrambe regioni con un notevole potenziale non sfruttato nel commercio, e verso la Libia, un Paese strategico per le imprese maltesi.
“La mia esperienza fino ad oggi è stata positiva nonostante una situazione difficile in corso. Oggi percepiamo ancora il commercio come una finestra di opportunità per la diversificazione e la crescita delle aziende maltesi” ha affermato Liz Barbaro Sant. E ancora: “Può sembrare controintuitivo parlare di espansione all’estero quando le imprese locali sono alle prese con la pandemia, ma per le molte imprese che si avventurano all’estero sembra che non ci sia un momento migliore. La pandemia ha portato a certe limitazioni, specialmente sui viaggi transfrontalieri, ma ha anche dato vita a nuovi modi di fare business. E il sostegno all’internazionalizzazione, sia da parte del governo che dei partner industriali, è più presente che mai. Detto questo, sappiamo che guardare oltreconfine può ancora sembrare scoraggiante, e per questo siamo qui per aiutare a navigare in un ambiente commerciale che è dinamico e in continuo cambiamento. L’accesso ai finanziamenti, la mancanza di capitale d’esercizio e la copertura dei rischi finanziari dell’esportazione e dei pagamenti rimane sempre una grande sfida“.
Il Presidente ha poi espresso alcuni dubbi sul possibile effetto negativo dell’inserimento di Malta nella lista grigia del FATF-GAFI e illustrato alcuni aspetti da tenere a mente quando si inizia a fare export: serve fare attenzione alla scelta del giusto mercato di destinazione, alla logistica, all’adattamento del prodotto nel Paese individuato, ai prezzi, alle procedure doganali, al marketing e alla struttura aziendale.
“La lunga lista di sfide può sembrare intimidatoria – ha concluso Sant – ma è possibile affrontarla pianificando una strategia appropriata, sempre dopo aver valutato a fondo se un’espansione sia davvero vantaggiosa, o se può allontanare l’impresa dal proprio core business. Meglio servire bene un solo paese, che servire male diversi paesi. Date poi uno sguardo alle finanze e chiedetevi onestamente se avete i fondi per sostenere l’investimento iniziale per un successo che arriverà in ogni caso nel lungo termine“.
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