Malta torna al centro delle politiche tecnologiche e monetarie. Un’importante conferenza si terrà da 3 al 5 ottobre a St Julians (Malta), e sarà la piattaforma ufficiale maltese per promuovere la tecnologia Blockchain e le relative opportunità di business.
In particolare, grazie agli interventi di oltre 75 imprenditori del settore, si discuterà circa la diffusione globale delle cripto valute, oltre che all’impegno del governo maltese in tema di regolamentazione per favorire lo sviluppo della tecnologia DTL. Il governo di Malta sembra stia puntando molto sull’implementazione delle cripto valute, nel tentativo di comprendere la portata di tali lavori intervistiamo Sergio Passariello Ceo del Consorzio Euromed e Presidente della Ong “Mediterranean Academy of Culture, Tourism and Trade”.
Malta e le criptovalute: cosa aspettarci da tale incrocio per l’isola e per i mercati esteri?
Ormai sono diversi anni che il governo maltese ha deciso di approcciare in modo organico la problematica relativa alla gestione, nell’economia reale, delle cripto valute, anche e soprattutto rispetto ai rischi di riciclaggio e finanziamento al terrorismo, che possono nascondersi dietro a molte transazioni. Non è un caso che a livello Europeo, ma possiamo sostenere anche a livello internazionale, il sistema finanziario e bancario tradizionale non vede di buon occhio questo tipo di transazioni. Dopo diverse consultazioni pubbliche, il Governo di Malta ha approvato negli scorsi mesi tre leggi che garantiscono un quadro legislativo certo per chi è interessato a scambiare cripto valute su piattaforme accreditate e certificate. Le tre leggi, abbracciano a 360 gradi sia l’aspetto finanziario che quello tecnologico, e garantiscono all’utente finale un controllo da parte di un Autorità pubblica super partes la Malta Digital Innovation Authority. Possiamo affermare con certezza che con l’approvazione di queste nuove normative Malta si candida a diventare leader nel settore per la regolamentazione delle cripto valute.