La Banca Centrale di Malta ha stipulato un accordo di cooperazione con l’Università di Macerata che prevede lo sviluppo di un modello di equilibrio generale computabile (CGE) per Malta. Il modello è considerato complementare ai modelli attualmente utilizzati dalla Banca e ha l’obiettivo di quantificare l’impatto disaggregato, diretto ed indiretto, delle politiche fiscali e degli scenari di riforma ipotizzati.
Secondo il governatore della Banca Centrale di Malta Edward Scicluna, “Questo tipo di modello è più adatto a rispondere alle domande relative agli shock sia della domanda che dell’offerta in particolari settori, nonché per valutare meglio l’impatto delle emissioni di Co2 da parte dell’industria“.
La convenzione è stata firmata da Scicluna e dal rettore dell’Università di Macerata Francesco Adornato. Il responsabile scientifico di questo progetto è il docente Unimc Claudio Socci. Il Dipartimento di Economia e diritto dell’Ateneo maceratese vanta competenze nella costruzione di matrici di contabilità sociale nazionali e multiregionali e di modelli Cge per l’analisi di impatto delle politiche nazionali. Un modello Cge è un modello su larga scala che simula le interazioni fondamentali all’interno di un’economia, in particolare le interdipendenze tra diversi mercati e settori istituzionali.
L’accordo prevede anche la formazione del personale della Banca, che avrà l’opportunità di acquisire competenze nello sviluppo e nel mantenimento dei modelli Cge. Il team della banca comprende Noel Rapa e il capo economista della banca Aaron Grech, con la partecipazione attiva di Ian P. Cassar dell’Università di Malta, un esperto in modellazione Input Output che interagirà anche con il team di ricercatori dell’Università di Macerata.