Secondo le ultime previsioni della Commissione Europea, nel 2021 l’economia maltese crescerà del 4,5%, dopo una grave contrazione pari al -9% subita nel 2020 a causa soprattutto delle limitazioni al traffico aereo, al turismo e alle attività sociali.
La recessione, in linea con gli altri Paesi, è arrivata dopo una robusta crescita del 5,3 per cento nel 2019 e ha coinvolto anche i settori più in salute come l’edilizia, i consumi privati, il commercio al dettaglio e il comparto ricettivo.
La contrazione economica di Malta nel 2020 è stata la terza più grande dell’UE, per effetto dei precedenti risultati molto positivi, ma il danno – ha osservato la Commissione – è stato parzialmente mitigato dalle misure di contenimento introdotte dal Governo.
Tornando al 2021, è stato rilevato che la seconda ondata di restrizioni a livello globale ha ulteriormente pesato su un’economia altamente dipendente dagli affari esteri come quella maltese, sia nell’ultimo trimestre del 2020 che nel primo trimestre dell’anno appena iniziato.
Ma le vaccinazioni e un graduale allentamento delle restrizioni nell’UE dovrebbero riportare il settore turistico sulla strada della ripresa, si spera già per la prossima stagione estiva, e rinvigorire così la domanda interna.
Il tasso di crescita del 4,5% previsto per il 2021 è destinato ad essere trainato principalmente dalle esportazioni nette e dai consumi interni, mentre il turismo in entrata e il commercio globale si riprenderanno più gradualmente.
Per il 2022, invece, si prevede un’espansione dell’economia di Malta pari al 5,4 per cento, con il ritorno delle esportazioni nette come principale contributore alla crescita del PIL, mentre la domanda interna crescerà in maniera più lenta ma costante. Il turismo potrebbe tornare ai livelli pre-emergenza soltanto verso la fine del 2022.