I cittadini stranieri che lavorano a distanza avranno l’opportunità di vivere a Malta fino a un anno grazie a un nuovo programma di incentivo. L’iniziativa offrirà ai cittadini di Paesi terzi l’opportunità di richiedere un “Nomad Residence Permit“, che consentirà di lavorare a distanza da Malta. Il programma prevede che ai candidati selezionati venga concesso un visto di sei mesi, e la possibilità di estenderlo, fino ad un anno, al costo di 300 euro.
I lavoratori che ottengono un permesso attraverso questo nuovo schema continuerebbero a pagare le tasse nel Paese in cui il loro datore di lavoro è registrato, ma spenderebbero i soldi guadagnati per la vita quotidiana a Malta, contribuendo al rilancio dei consumi interni.
Il sottosegretario per la Cittadinanza e le Comunità, ha sottolineato che il nuovo permesso è il frutto di un’iniziativa congiunta tra le agenzie Malta Residency e Malta Identity, ed è in linea con “il quadro giuridico già in vigore”.
Per avere diritto al permesso, i richiedenti dovranno dimostrare di poter lavorare a distanza da qualsiasi luogo. Questo potrebbe significare lavorare per un datore di lavoro registrato all’estero o condurre un’attività commerciale per una società domiciliata all’estero di cui il richiedente è un azionista o un partner.
Anche i lavoratori freelance o i consulenti che lavorano per clienti che hanno sede in un paese diverso saranno considerati soggetti ammissibili.
Il sottosegretario Alex Muscat ha riferito, in sede di presentazione, che il Governo di Malta ha voluto soddisfare la crescente domanda globale di lavoro a distanza, notando che la pandemia da Covid-19 ha “spostato gli obiettivi” e ha portato nuove tendenze nel modo di lavorare.
Il governo ha stimato che i lavoratori coinvolti da questa misura potranno spendere fino a 30.000 euro ogni anno, equivalente alla somma spesa da 260 turisti in un solo giorno.
“Le persone che possono usare la tecnologia per lavorare a distanza, e gli imprenditori con il gusto di viaggiare e scoprire nuovi paesi e culture sono i benvenuti a Malta“, ha affermato Muscat.