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Pensionati. Agevolazioni fiscali per chi si sposta a Malta

Come usufruire delle agevolazioni fiscali previste per i pensionati italiani che si trasferiscono a Malta. Risponde al vero ciò che si dice?

Malta è un’isola di circa 420.000 abitanti geograficamente a sud della Sicilia ma a molti sconosciuta. Qui la lingua ufficiale oltre al maltese è l’inglese, anche se gran parte della popolazione parla italiano, e da diversi anni fa parte dell’Unione Europea ed ha adottato l’Euro. E’ un paese con un clima mediterraneo e inverni brevi con temperature che non scendono mai al di sotto dei 12 gradi,  un’alta qualità della vita e livello di sicurezza, un ottimo sistema sanitario, costi della vita contenuti, collegamenti frequenti e low cost con l’Italia. Milano e Roma distano solo un’ora e qalche minuto di volo, e dal 2017 operativi voli anche da Napoli e Bari.

Nel  2012 sono state introdotte a MALTA  nuove regole per i PENSIONATI  che sono cittadini UE/EEA/svizzeri (esclusi i cittadini maltesi)  che garantiscono una condizione  fiscale agevolata :

  • Aliquota fissa del 15% su qualsiasi fonte di reddito estera che sia ricevuta a Malta, da loro o dai loro famigliari a carico, soggetta a un’imposta minima annuale di €7.500 e di ulteriori €500 per ciascun famigliare a carico e assistente domiciliare.

Le condizioni per ottenere questo regime fiscale sono:

  • percepire una pensione estera che ricevuta a Malta che deve costituire almeno il 75% del reddito imponibile del beneficiario.
  • acquistare o affittare una proprietà immobiliare a Malta o a Gozo che deve fungere da abitazione principale con valore minimo a Malta di €275.000 o a  Gozo di €250.000. In alternativa affittare ad un canone di locazione minimo annuale è €9.600 se la proprietà è situata a Malta e €8.750 se la proprietà è situata a Gozo.
  • Possedere un Assicurazione sanitaria
  • Avere Domicilio a Malta
  • non avere un impiego salvo un ruolo non esecutivo all’interno di  consigli di amministrazione di società non costituite a Malta, oppure partecipare ad attività connesse a istituzione, società d’investimento o fondazione di carattere pubblico, o qualsiasi organizzazione similare oppure Associazioni di persone, anche con natura pubblica, o essere impegnati in attività filantropica, educativa o di ricerca condotta a Malta.
  • essere presenti a Malta per almeno 90 giorni per ogni anno di calendario, calcolati per un periodo di 5 anni. Inoltre, non possono permanere in qualsiasi giurisdizione straniera per più di 183 giorni l’anno.
  • Superare un Test di buona salute e idoneità
  • Pagamento di un fee una tantum governativo pari a €2,500, presentando una specifica domanda all’Autorità competente tramite un rappresentante autorizzato.

Al fine di poter verificare se applicabile alla vostra persona lo SCHEMA DI RESIDENZA SPECIALE PER PENSIONATI A MALTA, Malta Business vi offre il servizio di verifica dedicato.

Pensionato settore pubblico o privato?

Una recente sentenza della Corte di giustizia UE ha gettato luce sulla situazione dei pensionati italiani residenti all’estero, e quindi anche quelli che hanno deciso di trasferirsi a Malta, e sulle agevolazioni fiscali a loro disposizione.

La vicenda posta all’esame della Corte di Giustizia Europea, riguardava il caso di due pensionati italiani, ex dipendenti del settore pubblico, che avevano trasferito la loro residenza in Portogallo, e che avevano sperato di beneficiare delle agevolazioni fiscali offerte da questo paese.

Tuttavia, l’Inps ha respinto le loro richieste, sostenendo che la normativa in questione si applica solo ai pensionati italiani del settore privato che si trasferiscono in Portogallo e ai dipendenti pubblici italiani che acquisiscono la cittadinanza portoghese oltre a trasferire la loro residenza.

La Corte di giustizia UE, ha confermato la legittimità di tali criteri di ripartizione della competenza fiscale tra gli Stati membri in base a fattori come la cittadinanza. Questo significa che, al momento, solo quattro paesi esteri consentono ai pensionati italiani del settore pubblico di ricevere la loro pensione al lordo del prelievo fiscale Irpef con il solo trasferimento della residenza (tutti Extra-UE), e Malta non è uno di questi paesi.

In base alle vostre informazioni patrimoniali e reddituali, calcoleremo per voi il risparmio economico derivante dal vostro trasferimento a Malta.

RESIDENZA ORDINARIA A MALTA

La residenza ordinaria a Malta richiede che gli soggetti richiedenti soggiornino fisicamente sull’isola per un periodo di sei mesi o più. Il trasferimento della propria residenza da una giurisdizione ad alta tassazione a un paese estero dalla tassazione inferiore è possibile sia per i cittadini dell’UE/SEE che per quelli non EU/SEE.

Non vi è alcun requisito minimo relativo al valore dell’immobile per i non residenti che cercano di ottenere la residenza ordinaria a Malta, se non vi sia la necessità di un permesso di Acquisto di Beni Immobili (AIP), che è applicato in circostanze specifiche.

I criteri d’idoneità, che variano a secondo della provenienza del soggetto che cerca di ottenere la residenza ordinaria a Malta e di nazionalità UE/SEE o di un paese terzo, possono essere facilmente soddisfatti, rendendo così ancora più attraente il raggiungimento della residenza ordinaria maltese.

Residenza Ordinaria >> Cittadini UE e SEE

Esistono diversi requisiti grazie ai quali i cittadini UE/SEE possono ottenere la residenza ordinaria a Malta, tra cui l’autosufficienza economica, l’occupazione, l’istruzione e l’inizio di un’attività.

Per qualsiasi informazione o necessità, è possibile contattare i nostri uffici tramite il form dedicato, oppure un nostro Agente Malta Business cliccando QUI

Stefano Colombetti
Stefano Colombetti
Libero professionista, avvocato, partner Malta Business e presidente di Assomalta
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