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Pietro Azzara (Italia4B): “La blockchain ci cambierà la vita”

Il mondo della blockchain si ritrova a Milano il 29 Ottobre per la seconda edizione del Blockchain Forum Italia. Un’edizione che ritrova una comunità più consapevole delle opportunità che il protocollo blockchain può dare per la nostra vita quotidiana e per la crescita delle imprese. Ne parliamo con Pietro Azzara, fondatore del Forum e Presidente dell’associazione Italia4Blockchain.

Presidente Azzara, in vista della seconda edizione del forum di Milano, quale clima si respira rispetto all’anno precedente?

In generale si avverte un clima di curiosità e la voglia di comprendere meglio in cosa consiste il protocollo blockchain e dove ci può portare. L’anno scorso c’era più scetticismo e anche una certa confusione sulla differenza tra blockchain e bitcoin. Oggi invece la gente comprende che c’è un qualcosa di più ampio, e cerca di capire come può essere applicato nei vari sistemi o nei processi aziendali.

Può fornirci qualche anticipazione sull’evento e sui punti che saranno da lei trattati?

“L’evento di quest’anno è decisamente più ampio. Ci saranno più aule per i workshop, un’arena per i dibattiti e una grande area espositiva. Tra le varie iniziative, introdurremo i due percorsi formativi che stiamo standardizzando in Italia: BIM ( Blockchain Innovation Manager) e BTS (Blockchain Tecnology Specialist). E racconteremo anche quello che stiamo facendo in Europa con la nostra rappresentate Margherita Leder, che è diventata coordinatrice del working group su educazione e formazione per l’associazione INATBA (International Association for Trusted Blockchain Applications), promossa dalla Commissione Europea e con la quale stiamo progettando corsi a certificazione comunitaria.

Al Blockchain Forum ci sarà anche un panel dell’associazione per fare il punto sulle attività svolte nei primi mesi di attività e premieremo i migliori progetti applicativi della blockchain in Italia. Nell’ambito delle attività di ricaduta civile supportiamo la Fondazione Italia Uganda Onlus assegnando  la prima borsa di studio a una ragazza dell’Uganda, Sarah Rukundo, una studentessa meritevole che grazie al nostro contributo potrà frequentare un master in Diritto Commerciale Internazionale presso la Uganda Christian University, e avere la strada aperta a maggiori possibilità lavorative.”

Come è nata l’idea di fondare l’associazione Italia4Blockchain da lei presieduta? Come procedono le attività?

“L’idea è nata durante il forum dell’anno precedente, visto il grande successo dell’evento, per non disperdere l’entusiasmo e la curiosità di persone che volevano capire sempre di più in materia di blockchain. Abbiamo pensato di riunirci in un contenitore neutro al quale hanno aderito circa 100 soci fondatori che hanno sottoscritto uno statuto. Oggi siamo all’incirca 500 associati in tutta Italia e ci siamo strutturati territorialmente con 38 delegati regionali per essere presenti capillarmente in tutto lo stivale. Oggi siamo la principale associazione italiana che si pone come interlocutore con aziende, istituzioni e manager e stiamo pensando anche a strutture dedicate nelle principali città.”

Come sta reagendo l’Italia di fronte alle opportunità offerte dalla blockchain? Come rispondiamo al confronto con altri gli Paesi più sviluppati in Europa e nel mondo?

“Si sta comprendendo un po’ di più il tema delle applicazioni di questo protocollo e i suoi benefici. Anche dal punto di vista della regolamentazione, la Consob ha promosso una consultazione pubblica per raccogliere proposte di regolamentazione, mentre il Decreto Semplificazioni 2019 introduce la definizione normativa delle tecnologie basate su registri distribuiti (blockchain) e degli smart contract. Il decreto prevede, inoltre, che la memorizzazione di un documento informatico attraverso l’uso di tecnologie basate su registri distribuiti produca gli effetti giuridici della validazione temporale elettronica. Possiamo dire pertanto che l’Italia ha fatto notevoli passi avanti, dimostrando un po’ di attenzione anche a livello governativo. Ma va ricordato che rispetto ad altri Paesi a noi vicini come Svizzera e Malta siamo ancora indietro. Auspico che un’ulteriore regolamentazione del settore e una cornice legislativa precisa possa dare la spinta decisiva allo sviluppo di questi progetti e dell’intero settore.”

La blockchain entrerà nella vita quotidiana di tutti noi? O resterà uno strumento di nicchia?

“Noi siamo fiduciosi. Pensiamo che entrerà prepotentemente nella vita di tutti noi, come è stato per il protocollo HTTP, che all’inizio nessuno comprendeva, salvo poi diventare la base della nostra navigazione nel mondo del web. Se riusciamo a far capire come funziona questo nuovo protocollo, domani sarà normale scambiare dati, informazioni o valore utilizzando il protocollo blockchain. I processi saranno riscritti senza bisogno di un’unità centrale e di un intermediario su cui riporre la fiducia per realizzare numerose operazioni che riguardano la nostra vita.”

Come si evince dalle parole di Pietro Azzara l’evento è di quelli da non perdere. Grazie alla nostra partnership, potrai beneficiare di uno sconto promozionale per l’ingresso all’evento. Per maggiori informazioni compila il seguente form:

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