Le stime provvisorie diffuse di recente dell’Ufficio Nazionale di Statistica NSO mostrano che l’economia maltese e il PIL hanno continuato a crescere persino nel primo trimestre di quest’anno.
L’ente nazionale ha dichiarato che il Prodotto Interno Lordo tra i mesi di gennaio e marzo è aumentato di 59 milioni di euro, attestandosi a quasi 3.193 milioni di euro. Si tratta di un aumento dell’1,9% rispetto allo stesso trimestre del 2019. Il PIL di marzo 2020 è stato di 6.264 milioni di euro.
Dal punto di vista della produzione, tutti i settori dell’economia sono cresciuti, tranne l’agricoltura e la pesca. La crescita maggiore è stata quella del settore delle costruzioni, che ha aumentato il suo contributo all’economia di oltre il 14%.
La notizia ha colto un po’ di sorpresa e lasciato ottimismo, soprattutto tra il Governo, in primis nei confronti del Ministro dell’Economia Silvio Schembri, che ha espresso la propria soddisfazione.
Di certo il colpo più pesante si attesterà nel secondo trimestre, per effetto delle ricadute portate dal sorgere dell’emergenza coronavirus, che ha Malta è sorta intorno ai primi giorni del mese di marzo. Ma intanto le notizie sono buone, così come le previsioni sui contraccolpi per l’economia nell’anno 2020 e le prospettive di rimbalzo per l’anno successivo.
Il FMI stima per Malta la decrescita del Pil inferiore tra tutti gli Stati europei, e anche nel mondo: un calo del 2,2% che fa tirare un sospiro di sollievo guardando ai numeri degli altri Paesi. Ecco i principali: Italia -9,1%, Germania -7%, Francia -7,2%, Spagna -8%, Regno Unito -6,5%, Grecia -10%, Stati Uniti -5,9%, Giappone -5,2%, Canada -6,2%, Russia -5-5%, Brasile -5,3%.
Una vera catastrofe globale, insomma, rispetto alla quale Malta attenua il colpo, mantenendo il proprio calo inferiore anche rispetto alla media dell’area Euro (-7,5%), delle economie avanzate (-6,1%) e dell’intera economia mondiale (-3%).