Il Governo maltese ha esteso i tempi di prescrizione dei reati fiscali: polizia e autorità giudiziarie avranno più tempo per indagare e perseguire questi illeciti. La mossa dell’esecutivo rientra nel piano individuato per far rimuovere Malta dalla lista grigia del FATF-GAFI in tempi brevi.
Attualmente, i reati fiscali hanno un periodo di prescrizione di due anni, il che significa che la polizia e il fisco hanno 24 mesi per intraprendere un’azione giudiziaria contro i presunti colpevoli prima che il reato diventi non perseguibile.
Il governo sta progettando di pubblicare un avviso legale per allargare questa finestra di perseguibilità ad almeno cinque anni, ma si discute anche in merito alla possibilità di arrivare fino a otto anni.
Anche le pene per gli evasori fiscali saranno aumentate di “migliaia di euro”, anche se le cifre esatte sono ancora in via di definizione, come riferito al Times of Malta da una fonte interna al governo.
Le riforme proposte non saranno comunque retroattive: questo significa che saranno valide solo per i crimini commessi dopo la loro approvazione.
In seguito all’approvazione di questa riforma, Malta è pronta a presentare al GAFI, già il mese prossimo, un primo resoconto di azioni messe a punto per uscire dalla lista grigia, e liberarsi dalla definizione di “giurisdizione finanziaria non attendibile”.
Va ricordato che il Governo maltese, da subito, ha pienamente collaborato con il FAFT per rafforzare le politiche di contrasto al crimine finanziario e ai truffatori fiscali, oltre che per rendere più trasparenti i beneficiari finali di ogni azienda.
Fonti del dipartimento fiscale hanno avuto l’incarico di aumentare il numero di indagini fiscali, e di materiale da consegnare alla polizia per ulteriori indagini. Ma proprio per fare questo serve estendere, quanto prima, anche i tempi di investigazione.