I dati sui flussi del turismo a Malta per l’anno 2022, secondo l’NSO (National Statistics Office) hanno tracciato segnali interessanti con 2,28 milioni di turisti che hanno visitato Malta nel 2022, con un totale di pernottamenti superiore a 16,6 milioni. Inoltre la spesa turistica totale è stata stimata in 2,0 miliardi di euro, con una spesa media per turista leggermente in calo da 899 euro nel 2021 a 880 euro nel 2022.
La maggior parte dei turisti ha un’età compresa tra i 25 e i 44 anni e i residenti di Regno Unito, Italia e Francia rappresentano il 43,9% degli arrivi totali. Nel dicembre 2022, 117.668 turisti hanno visitato Malta per vacanza, mentre 12.966 sono arrivati per motivi di lavoro. Il numero totale di arrivi per il mese è stato stimato in 136.423, con un totale di 967.108 pernottamenti.
L’83,3% dei pernottamenti è avvenuto in alloggi in affitto e la durata media del soggiorno è stata di 7,1 notti. La spesa turistica totale nel dicembre 2022 ha superato i 101,5 milioni di euro, con un aumento dell’85% rispetto all’anno precedente, con una spesa media notturna di 105,0 euro.
Stephen Xuereb, CEO di Valletta Cruise Port, recentemente intervistato dai media maltesi, ha dichiarato che Malta ha svolto un ruolo significativo nella ripresa dell’industria turistica maltese dopo la pandemia COVID-19. Xuereb è anche il COO di Global Ports Holding PLC, che supervisiona l’armonizzazione dei processi e dei sistemi operativi in tutto il gruppo.
Il porto crociere di La Valletta ha visto aumentare il volume dei passeggeri da 260.000 nel 2001 a oltre 900.000 nel 2019.
Il porto crociere di La Valletta si è inoltre impegnato ad attuare i 10 principi del Codice etico globale per il turismo nelle sue strategie e operazioni commerciali, includendo il sostegno a un’iniziativa da 49,9 milioni di euro per lo sviluppo di infrastrutture elettriche a terra nell’ambito del Grand Harbour Clean Air Project.
Necessaria una strategia per un turismo responsabile e sostenibile.
Le bellezze naturali, le splendide spiagge e la ricchezza della storia di Malta ne fanno una destinazione turistica popolare. Gli sforzi del Paese per promuovere un turismo responsabile e sostenibile hanno contribuito alla sua crescente popolarità. La pandemia ha avuto un impatto sul settore, ma con idee innovative e una leadership efficace, Malta è sulla buona strada per continuare la sua crescita.
L’isola offre un’ampia gamma di attività, come visite guidate a siti storici e culturali, immersioni subacquee, sport acquatici, trekking e persino escursioni gastronomiche. Grazie alla sua posizione geografica centrale nel Mediterraneo, Malta è anche un punto di partenza ideale per esplorare le altre isole della regione, come la vicina Gozo o le isole italiane di Sicilia e Pantelleria.
Sebbene la pandemia abbia avuto un impatto significativo sull’industria turistica mondiale, l’esperienza di Malta dimostra che la ripresa è possibile. L’approccio responsabile e sostenibile adottato dall’industria turistica è un fattore chiave per garantire la sicurezza dei visitatori e la sostenibilità dell’industria stessa.
Mercato globale del turismo. Fondamentale unire le forze tra gli attori dell’industria turistica del Mediterraneo
La ripresa del turismo maltese non può prescindere dalle dinamiche turistiche e commerciali del turismo mediterraneo. La necessità per i Paesi del Mediterraneo di unire le forze per competere con le altre regioni in un mercato globale, nonché di promuovere un modello turistico sostenibile che generi nuove opportunità di business e garantisca una crescita futura, è uno degli obiettivi da raggiungere.
Questi temi sono stati discussi alla recente conferenza MEDAWEEK 2022, che si è tenuta a Barcellona dal 16 al 18 novembre 2022, durante la quale il coordinatore generale di ASCAME (Associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo), Anwar Zibaoui, ha sottolineato la capacità del settore turistico di adattarsi al cambiamento e continuare a crescere, nonostante le numerose sfide economiche e geopolitiche attuali.
Secondo Zibaoui, “le sfide presenti e future per il Mediterraneo implicano il diventare una destinazione turistica sostenibile e impongono una responsabilità condivisa basata sui tre pilastri della sostenibilità: economica, ambientale e sociale. Il turismo del futuro incorpora obiettivi di sviluppo equilibrati e mirati”.
Lo stesso Zibaoui ha affermato che “l’industria turistica mediterranea manca attualmente di un’organizzazione formale in grado di riunire tutte le sue voci e di rappresentare e coordinare gli interessi comuni, il che rende necessaria la creazione di un’agenzia turistica regionale, creata attraverso la cooperazione pubblico-pubblico; privatamente e con la partecipazione di tutti gli agenti coinvolti per facilitare la promozione di un modello turistico più competitivo”.
L’obiettivo di questa agenzia dovrebbe essere quello di creare e consolidare un unico marchio per tutto il Mediterraneo, al fine di rafforzare i sistemi e gli strumenti di promozione comuni, analogamente a quanto già fanno altre regioni, come i Caraibi o l’Africa.