Con un punteggio pari al 97,25% Malta ottiene il miglior risultato a livello continentale, di gran lunga superiore all’82,88 che corrisponde alla media europea, candidandosi a modello europeo.
A dirlo è l’eGovernment Benchmark 2018, rapporto pubblicato dalla Commissione europea e realizzato, tra gli altri, dal Politecnico di Milano.
Studio che determina una fotografia della transizione digitale da parte delle pubbliche amministrazioni dei Paesi dell’Unione Europea. Cinque gli indicatori presi in considerazione, con valori espressi in percentuale. Più alta è, migliore è la perfomance.
La situazione peggiore la vive invece il Montenegro, che ottiene un 58,88%. L’Italia si attesa all’86,5%. Un dato leggermente superiore alla media europea, nel complesso positivo, ma comunque oltre dieci punti al di sotto di quello maltese.
Tra i punti presi in considerazione per stilare la classifica, il primo riguarda l’accessibilità ai digital service, ed indica quanti servizi sono disponibili on line, quanti sono sviluppati affinché possano essere fruiti da mobile e la presenza o meno di un servizio di supporto on line e di feedback.
Va decisamente meglio se si guarda alla trasparenza. Che in questo caso riguarda le modalità con le quali vengono erogati i servizi e vengono gestiti i dati degli utenti:
Con 94, 50% Malta si posizione sempre al primo posto, 35 punti sopra la media europea.
Il governo maltese è al primo posto anche sotto il profilo dei fattori abilitanti, piazzandosi ad un passo dalla perfezione con un 99%. Si tratta di un indicatore che mostra il livello delle infrastrutture tecniche e organizzative che rappresentano una precondizione allo sviluppo dell’eGovernement:
Un indicatore, in altre parole, che valuta esistenza e sviluppo di strumenti come l’identità elettronica e il ricorso a documenti digitali.
Uno dei motivi per i quali l’Unione europea monitora lo sviluppo dell’eGovernement è la volontà di sviluppare un mercato unico digitale. Per arrivare a questo risultato la transizione digitale della Pubblica Amministrazione è condizione necessaria, e gli ultimi due indicatori forniscono informazioni interessanti in tal senso, dal momento che misurano la possibilità che privati ed aziende di una nazione hanno di poter avere accesso a servizi on line forniti da un altro Paese.
Guardando alla situazione relativa ai servizi rivolti ai privati cittadini, la situazione maltese è la migliore in Europa, ben oltre la media europea che è invece del 49,25%. infatti anche in questo caso, a primeggiare è Malta, che ottiene una valutazione dell’86,75%. Decisamente migliore, per quanto non ottimale, la situazione relativa alle imprese.
A trionfare, questa volta, è il Regno Unito, che ottiene una valutazione del 90%. Mentre Malta si assesta al 2^ posto con un punteggio pari all’89%. Tutto da verificare se, conclusasi la Brexit, la situazione cambierà.