Malta ha imposto un limite di 10.000 euro alle transazioni in contanti per la vendita di proprietà e altri oggetti di valore.
Il limite sulle transazioni in contanti, che è stato introdotto in questi giorni attraverso un avviso legale, ha lo scopo di porre un freno alle attività di riciclaggio di denaro.
Fino ad oggi nell’arcipelago non vi era alcun limite alla quantità di denaro che poteva essere scambiato, e questa pratica era ben vista dai delinquenti che cercavano di nascondere la fonte dei loro guadagni illeciti.
Il limite di 10.000 euro viene imposto sulla vendita di case, oggetti antichi, gioielli, metalli preziosi, pietre preziose, perle, veicoli, imbarcazioni e opere d’arte.
Una persona che sarà trovata a violare questo nuovo regolamento sarà soggetta a una multa non inferiore al 40 per cento della somma di denaro che è stata ricevuta, o altrimenti transata.
I procedimenti penali per questi reati saranno prescritti dopo un periodo di cinque anni.
L’introduzione del limite all’uso dei contanti rappresenta anche un nuovo tassello nelle riforme messe in atto dal Governo maltese per contrastare i crimini finanziari, in vista del giudizio del Consiglio d’Europa, che dovrà esprimersi in brevissimo tempo sulla collocazione del Paese in una lista grigia di Paesi a rischio di riciclaggio di denaro.
Ad oggi la maggior parte dei paesi dell’Unione Europea prevede divieti simili ma con soglie di spesa diverse, che vanno dai 500 euro in Grecia ai 15.000 euro in Polonia.