Con l’inizio del nuovo anno, il 1° Gennaio 2022, è entrata in vigore la direttiva n. 19 sull’uso di assegni e sulle transazioni bancarie ai sensi del CENTRAL BANK OF MALTA ACT (Cap. 204).
Questa direttiva mira a garantire l’uso sicuro ed efficace di assegni bancari e circolari, definiti “strumenti cartacei”, per ridurre i rischi legali e operativi legati a tali strumenti di pagamento.
Ecco un riassunto delle principali disposizioni contenute nella direttiva:
- Gli assegni saranno incassati o accreditati solo alla persona indicata dal pagatore
- Gli assegni non possono essere datati a una data futura, e possono essere accettati in ogni caso se presentati prima di tale data futura
- Gli assegni superiori a 5.000 euro possono essere depositati solo sul conto del beneficiario
Gli assegni non possono essere emessi per importi pari o inferiori a 20 euro - Le forniture di assegni saranno ritirate se vengono emessi ripetutamente assegni che non possono essere onorati
- I fornitori di servizi garantiranno che tutte le informazioni relative agli assegni siano conservate per almeno cinque anni
- Gli utenti che violano il regolamento sono soggetti a multe fino a 200 euro per ogni infrazione.
Ecco invece un riassunto dei principali regolamenti della direttiva:
- Le restrizioni imposte dai regolamenti si applicano a chiunque anche se per un venditore privato non registrato
- Il Regolamento vieta a chiunque di effettuare o ricevere pagamenti, o comunque effettuare transazioni in contanti, per un importo pari o superiore a 10.000 euro o il suo equivalente in qualsiasi altra valuta, sia in un’unica transazione che in più transazioni collegate, per l’acquisto o la vendita di beni di antiquariato, beni immobili, gioielli e pietre preziose, veicoli a motore, imbarcazioni e opere d’arte
- Il superamento del suddetto limite di transazioni in contanti costituisce un’infrazione che rende il trasgressore passibile, su condanna della Corte di Giustizia penale, di un’ammenda (multa) o di un procedimento penale a seconda dei casi
- L’inosservanza da parte dei commercianti e dei notai delle procedure e delle prescrizioni emanate dalla FIAU comporta una sanzione amministrativa non superiore a 5.000 euro.