Registra una netta inversione di tendenza l’andamento dei conti pubblici rispetto ai primi sei mesi del 2019, conclusi con deficit di 156,2 milioni euro.
In soli tre mesi, infatti, la differenza tra entrate e uscite totali ha segnato un salto in segno positivo di 83,9 milioni di euro, rispetto a un disavanzo di 3,1 milioni di euro nello stesso periodo del 2018.
Secondo i dati del National Statistics Office pubblicati venerdì 27 settembre, ad agosto 2019 le entrate del governo sono aumentate a 3.190 milioni di euro, con un incremento del 16,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Ciò è dovuto principalmente all’imposta sul reddito, alle entrate IVA e ai contributi previdenziali.
Le spese del governo sono al contempo aumentate da 271,4 milioni di euro a 3.106 milioni di euro, pari al 13%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
I tassi di interesse sul debito pubblico sono invece diminuiti di 12,6 milioni di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
Il ministro delle finanze Edward Scicluna ha dichiarato che l’eccedenza registrata nel fondo consolidato del governo nei primi otto mesi del 2019 e l’andamento dei conti pubblici è stata un risultato positivo.
“Questo risultato positivo per i primi otto mesi dell’anno mostra che siamo sulla buona strada nel registrare un avanzo fiscale per il quarto anno consecutivo. Tuttavia, rimarremo vigili e continueremo a monitorare l’andamento dei conti“, ha detto in una nota.